ENNIO MORRICONE | Scomparsa di un Gigante

È morto nella notte Ennio Morricone, Maestro indiscusso delle colonne sonore per il cinema. Attraverso la sua musica ha reso grande l’Italia nel mondo, lasciando un’orma profonda non solo nella storia della musica, ma soprattutto in ognuno di noi.

Noi di Node abbiamo avuto la fortuna di incontrarlo proprio un anno fa a Bari al Bif&st 2019: a lui era stata dedicata un’imponente retrospettiva ed il noto compositore aveva ricevuto, durante la giornata inaugurale del festival, il premio Fellini.
È ormai un incontro indelebile, emotivamente travolgente, proprio come tutte le sue musiche.

LA STORIA DEL CINEMA

Nato a Roma il 10 novembre 1928, Morricone si è diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia in tromba, composizione, strumentazione, direzione di banda e musica corale.

Il suo debutto nel cinema avviene nel 1961 con il film Il federale di Luciano Salce, ma la più prolifica collaborazione è quella con le imprese western di Sergio Leone, suo compagno di classe delle elementari, di cui ha musicato film quali Per un pugno di dollari (firmandosi con lo pseudonimo di Dan Savio), Per qualche dollaro in più, Il buono il brutto il cattivo, C’era una volta il West, Giù la testa e C’era una volta in America, ultimo film del regista romano. Un sodalizio, il loro, che ha permesso di accrescere l’uno il successo dell’altro.

Per un pugno di dollari – Sergio Leone- musiche di Ennio Morricone

Per quanto siano le più conosciute, le colonne sonore create per Leone rappresentano solo una minima parte dell’estro creativo del direttore d’orchestra, che si è cimentato in quasi tutti i generi cinematografici, scrivendo le musiche per più di 500 film e serie tv.

Infatti, altre celebri collaborazioni sono quelle con Giuseppe Tornatore, di cui ha musicato ben tredici film, tra i quali il sublime Nuovo Cinema Paradiso, con Bernardo Bertolucci, Marco Bellocchio, Pier Paolo Pasolini e con i registi internazionali Terrence Malick e Brian De Palma.

Dopo due nomination agli Oscar per Mission (1986) e per Gli Intoccabili (1989), nel 2007 gli viene conferito a 78 anni – accompagnato da una standing ovation della platea l’Oscar alla carriera – “per i suoi magnifici e multiformi contributi nell’arte della musica per film” – coronamento di un lunghissimo percorso professionale quasi totalmente votato alla musica concepita e creata per il cinema.

Finalmente solo nel 2016 ottiene l’ambita statuetta Oscar per le partiture del film The Hateful Eight di Quentin Tarantino, per le quali riceve anche il Golden Globe.

The Hateful Eight – Quentin Tarantino – Musiche di Ennio Morricone

ENNIO MORRICONE – GLI ULTIMI SALUTI

Numerosi sono gli attori e i registi che oggi lo hanno ricordato.

Oggi Ennio non c’è più. E tutti noi siamo orfani di un sublime compositore conosciuto in tutto il mondo.” dice Carlo Verdone su Facebook. “Il suo era un arrangiamento solenne, nostalgico, potente e spesso ironico. Morricone sarà immortale per il suo talento inarrivabile che lo portava ad esaltare qualsiasi film. Gli vorrò sempre bene, ricordandolo per aver dato grazia e poesia ai miei primi due film“.

Lo conoscevo da 50 anni […] Sono state esperienze di cordialità e di fiducia che riponevo in lui e che mi ha sempre restituito con entusiasmo e con un coinvolgimento da artista più che da professionista” dichiara Marco Bellocchio, continuando poi “La storia musicale di Morricone è sterminata e nessuno la potrà mai ripetere. E’ stato qualcuno che ha saputo essere se stesso pur entrando in materie diversissime fra loro”.

Una perdita, quella di oggi, che difficilmente potrà essere colmata. Non era solo un grande compositore, che ha continuato a scrivere per il cinema e a dirigere fino a pochissimo tempo fa, ma era soprattutto un grande uomo che ha dimostrato come la costanza, la coerenza e l’impegno quotidiano siano alla base di ogni lavoro ammirevole.

Vi lasciamo, dunque, con le umili parole del Maestro recitate in occasione dell’Oscar alla carriera, parole che mostrano chiaramente il maestoso artista che era:

Voglio ringraziare l’accademia per questo onore che mi ha fatto dandomi questo ambìto premio, però voglio ringraziare anche tutti quelli che hanno voluto questo premio per me fortemente e hanno sentito profondamente di concedermelo. Voglio ringraziare anche i registi che mi hanno chiamato con la loro fiducia, a scrivere musica nei loro film, veramente non sarei qui se non per loro. Il mio pensiero va anche a tutti gli artisti che hanno meritato questo premio e che non lo hanno avuto. Io auguro di averlo in un prossimo vicino futuro. Credo che questo premio sia per me non un punto di arrivo ma un punto di partenza per migliorarmi al servizio del cinema e al servizio anche della mia personale estetica sulla musica applicata. Dedico questo Oscar a mia moglie Maria che mi ama moltissimo […] e io la amo alla stessa maniera e questo premio è anche per lei